È un orientalista italiano, tra i più apprezzati storici del Vicino Oriente arabo contemporaneo, nonché storico della filosofia islamica. È stato docente di Civiltà islamica nella Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele dalla fondazione fino al 2013, e poi ancora a partire da quest’anno. È stato per quasi sei anni docente di Storia contemporanea dei Paesi arabi nella Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Professore associato di Storia dei paesi islamici presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento dal 2011 al 2016.
Attualmente insegna “Cultura e civiltà araba” nella SSML CIELS UNIMEDIA di Milano e Cultura e civiltà islamica presso lo IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia.
Laureatosi in Filosofia nel 1977 con una tesi su Giordano Bruno, si è diplomato in lingua araba presso l’IsMEO – sezione lombarda – nel 1984. “Cultore della materia” di Storia Contemporanea nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano e quindi professore a contratto a Scienze Politiche dell’Università di Urbino (dove ha insegnato Storia e istituzioni del mondo musulmano dal 1995 al 2000) e professore a contratto presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano (dove insegnava Cultura araba) dal 2001 al 2005 prima di trasferirsi a Napoli come vincitore di un concorso di ricercatore, ottenendo immediatamente l’insegnamento di Storia contemporanea dei Paesi arabi.
Ha fatto parte di diversi PRIN ministeriali, coordinati da Paolo Prodi e Michele Nicoletti soprattutto su tematiche relative al pensiero politico islamico e alla filosofia politica.
I suoi interessi di ricerca si sono indirizzati verso quattro aree tematiche: 1) gli studi coranici; 2) la filosofia islamica, sia medievale sia contemporanea; 3) il pensiero politico islamico; 4) la storia contemporanea dei paesi arabi con particolare riguardo ai movimenti islamisti radicali e al socialismo arabo-islamico. Nella filosofia islamica ha contribuito soprattutto attraverso la traduzione commentata di diversi autori “classici” come al-Ghazali, Averroè ed al-Farabi.
Nel pensiero politico ha elaborato soprattutto il concetto di utopia retrospettiva legato al paradigma della differenziazione tra stato islamico e modelli islamici di stato.
Nella storia contemporanea, ha evidenziato il ruolo delle elite militari nella formazione degli stati mediorientali post-coloniali e i problemi del rapporto tra islam e democrazia. Negli ultimi anni ha intensificato gli studi coranici, cercando di proporre un approccio filosofico all’esegesi coranica nella direzione di una “Coranologia filosofica”, cioè di uno studio del Corano non solo attraverso gli strumenti della filosofia, ma in quanto libro filosofico. In un ultimo volume (I giorni di Dio, Mimesis 2019) ha sostenuto, discutendo i paradigmi trasversali all’Occidente e all’Islam del viaggio e del tempo, la necessità per i tre monoteismi di andar oltre i limiti troppo rigidi dell’ideologismo. Ha collaborato e collabora con numerosi periodici e quotidiani: Azione di Migros Ticino, Viator, Corriere del Trentino, Il Fatto Quotidiano, ecc…
Nel 2016-2017 ha fatto parte del Consiglio per l’Islam italiano istituito presso il Ministero dell’interno sotto i governi Renzi e Gentiloni.